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Questa citazione è per me molto importante per quanto riguarda il mio modo di affrontare la quotidianità della vita. Ogni volta che inizio un nuovo percorso, o sono a contatto con ambienti e persone diverse, cerco di non affrontare le varie situazioni che mi si pongono davanti, per paura di ciò che mi aspetta, quasi ansia per il futuro e il modo di approcciarmi a questo. Forse ho solamente paura di non farcela e ho magari voglia di rimanere nella mia comfort-zone con i miei agi e allo stesso tempo privilegi, non volendo affrontare il mondo, le sue difficoltà e i suoi ostacoli che mi si pongono davanti ora e anche in un futuro ancora non molto vicino, sia in ambito sociale che in quello lavorativo. In questo periodo di quarantena e di incertezza per quanto riguarda la pandemia che stiamo affrontando, ho scoperto un nuovo modo di approcciarmi alla vita in generale: fare tutto ciò di cui so che non potrò pentirmi o meglio ciò che in qualunque caso non porta al mio malessere; come ad esempio ad aprirmi di più verso gli altri, e prendere ogni situazione medio-complicata o difficile con leggerezza perché non si sa mai quale sarà l’ultimo momento in cui vivremo, l’ultimo in cui avremo la possibilità di vivere, di stare con i nostri cari. Il tempo nel presente non deve essere utilizzato per ricordare il passato e nè per cercare di ipotizzare il futuro, ma deve essere strumento per non fare gli stessi errori di ieri e cercare di rendere migliore il nostro domani. Perciò non c’è tempo di avere paura di cadere, ma riprovare, riprovare fino a che l’obiettivo non si raggiunge. Bisogna puntare in alto senza avere paura di fallire perché tutto quel tempo “sprecato” può essere utilizzato per renderci migliori domani facendo oggi. Non c’è bisogno di avere paura di cadere ma importa solo volare in alto.